DALL’EMERGENZA PANDEMICA A QUELLA CLIMATICA
Rilancio il commento (leggermente rieditato) di Ivan Vania, al mio post sull’impressionante costo energetico delle attività digitali.
https://www.facebook.com/giorgio.bianchi.100/posts/10224605575558265
Caro Giorgio cosa devo dire?
Nessuna digressione tecnico scientifica sembra avere senso quando tutto finisce nelle mani della cieca fede religiosa o ideologica. Come sai seguo la questione dei cambiamenti climatici dal 2006 e ormai da almeno 10 anni penso di aver maturato una visione secondo la quale il dibattito non ha più nulla a che vedere con la scienza, la razionalità, la logica.
Tutto passa su un altro piano, quello emotivo, quello irrazionale e del subconscio.
Durante i miei studi ho avuto il privilegio di vivere in prima persona la trasformazione e distruzione del mondo accademico universitario, una trasformazione che é andata di pari passo con quella della società.
I parallelismi il basso medioevo, prima dell’anno mille, per me sono sempre più evidenti.
Forse qualcuno potrà darmi del pazzo visionario, ma non può minimamente scalfire le mie convinzioni su quanto sta succedendo da 10-20 anni a questa parte e che sta raggiungendo l’apoteosi in questi due anni trascorsi in un mondo sempre più folle e grottesco.
Il progresso tecnologico esponenziale di questi ultimi decenni, ha visto contemporaneamente lo sprofondamento e la distruzione della razionalità e della coscienza delle persone, che si sono trasformate in esseri privi di pensiero autonomo e in automi privi di anima.
Ci troviamo in una sorta di “basso medioevo tecnocratico”, un’epoca in cui riaffiora la furia dogmatica delle nuove inquisizioni, i riti propiziatori, le superstizioni o gli amuleti contro il male, la fede cieca e l’intolleranza verso tutto ciò che non rispetta i dettami del credo di regime. Un periodo in cui la scienza diventa scientismo e evolve verso la stregoneria e i rituali apotropaici, in cui sedicenti scienziati assumono il ruolo di santoni possessori del Verbo e della verità assoluta e incontestabile.
Abbiamo visto il vaccino prendere il posto del messia, con una farsa mediatica che più esplicita non poteva essere e solo un popolo allo stesso livello della plebe del basso medioevo avrebbe potuto crederci, adorandolo come un’icona sacra e odiando i miscredenti al punto da desiderare la loro separazione dalla società.
Abbiamo anche visto una ragazzina senza alcuna formazione, ricevuta dai potenti della Terra come una mistica capace di liberare il popolo da tutti i mali e dal suo peccato originale, quello del consumo indotto dal sistema che i suoi ospiti hanno implementato [così come è avvenuto con la pandemia, dove i distruttori del SSN gettano le colpe per gli ospedali pieni e per i decessi sugli incolpevoli novax, allo stesso modo nella questione climatica i distruttori del pianeta criminalizzano e colpevolizzano, per bocca della ragazzina, tutte le persone che il capitalismo rapace se lo sono visti imporre, con la propaganda e con i fatti Nda].
In questo contesto si sviluppa la farsa climatica, come parlare di Terra che ruota intorno al Sole ai tempi di Galileo: semplicemente Impossibile.
Purtroppo il dogma é cosi forte e radicato che per me e impossibile cominciare anche solo un discorso su questo tema. Anche tu in questo post per quanto giusto e condivisibile sei obbligato ad accettare il dogma. La CO2 antropica é un dogma, il suo potere divino e messianico, anzi diabolico e luciferino é quello di essere la causa del surriscaldamento globale e dell’inquinamento e di gran parte dei mali che affliggono l’umanità. Nulla di più falso, ma non si può nemmeno provare a dirlo perché si verrebbe tacciati di essere miscredenti. Per me come la vedo io, prima di cominciare qualsiasi altro discorso sul futuro del pianeta, sarà necessario demolire dalla radice tutto questo impianto narrativo.
La CO2 é il gas della vita, come e forse anche più dell’ossigeno, e nessuna correlazione può essere fatta tra esso e i problemi ambientali causati dall’uomo.
E’ l’ennesimo strumento che permetterà al Potere di imporre decisioni calate dall’alto e di fabbricare da zero altri capri espiatori sui quali convogliare la rabbia e la frustrazione delle masse.
[Il meccanismo dovrebbe essere ormai chiaro a tutti: le élite stanno spostando l’asse del conflitto sociale dalla posizione verticale a quella orizzontale. Ci stiamo avviando verso un mondo nel quale le masse non combattono più contro il vertice della piramide per ribaltare i rapporti di forza, ma si alleano con esso nell’illusione di poter sfruttare la sua capacità tecnologico-organizzativa-repressiva per combattere presunte emergenze che gli vengono presentate come prioritarie rispetto al conflitto di classe.
Per rendere più solida ed efficace questa alleanza, il potere di volta in volta individua dei finti bersagli, che vengono utilizzati come valvola di sfogo per abbassare la pressione dovuta all’accumulo di odio e frustrazione per gli inutili sacrifici e per il mancato raggiungimento di obiettivi teorici, volutamente irraggiungibili.
Nel prossimo futuro, con la scusa della lotta al cambiamento climatico, verranno imposte delle norme che aumenteranno i costi e di conseguenza abbasseranno considerevolmente il tenore di vita delle famiglie (di quelle a medio e basso reddito, per i ricchi non cambierà assolutamente nulla); parallelamente verranno imposti dei limiti pensati appositamente per penalizzare le piccole e medie imprese rispetto alle compagnie multinazionali. Sempre più potere verrà accentrato in poche mani, sempre più risorse verranno drenate dal basso verso l’alto.
Anche in questa circostanza, come per la pandemia, la crisi e il conseguente impoverimento delle masse non saranno dovuti a presunte cause naturali, ma alle politiche scellerate messe in campo dai burattini eterodiretti dalle centrali di potere.
Infatti, a dispetto delle politiche di impoverimento imposte alle popolazioni, i diversi apparati militari, in particolar modo quello del cosiddetto “Occidente allargato”, continueranno a crescere a dismisura; anzi, è probabile che molte imprese saranno riconvertite verso l’industria bellica e del controllo di massa.
Secondo alcune stime gli Stati Uniti spendono per la loro macchina bellica più dei quindici paesi più armati del pianeta. Finché non verranno imposti dei limiti all’ipertrofia dell’apparato militare imperialista (e al suo utilizzo sui campi di battaglia e durante le esercitazioni), qualsiasi richiesta di sacrificio rivolta alle popolazioni e alle imprese deve essere a buon diritto ritenuta pretestuosa e ipocrita.
Del resto l’ambientalismo senza la lotta di classe (e senza il faro dell’antimperialismo) è solo giardinaggio Nda].
E quindi solo per fare un esempio, lo scandalo degli apparati bellici o dei cargo che trasportano merci avanti e indietro per gli oceani non va correlato alle loro emissioni di CO2, quanto piuttosto al denaro che avrebbe potuto essere impiegato per cause costruttive e pacifiche, per risolvere problemi sanitari sociali e nutrizionali che affliggono sempre più parti del pianeta.
L’inquinamento quello sì reale, prodotto per costruire mezzi bellici, per estrarre carburante usato per scopi che nulla hanno a che vedere con il Bene Comune e le devastazioni operate sul territorio per ottenere le materie prime necessarie per produrre merci armi e mezzi di trasporto inutili, impattando in maniera devastante sul sistema sociale e culturale di interi popoli, sono le questioni che dovrebbero sostituire la CO2 all’interno del dibattito pubblico.
La CO2 é un ologramma, un fantasma creato appositamente per distrarre l’attenzione delle masse.
Chiudo con un’ultima considerazione. In questi mesi, come riportato in un commento qui sopra, sono stati fatti migliaia di voli di aerei vuoti, senza passeggeri, consumando inutilmente tonnellate di carburante soltanto per permettere alle compagnie aeree di mantenere i loro slot all’interno degli aeroporti. Nello stesso tempo L’Europa, compresa la Svizzera con i suoi 8 milioni di abitanti, sono in prima linea per combattere il miraggio del riscaldamento antropico. Europa e Svizzera, che messe insieme sono responsabili di meno del 10% delle emissioni di CO2 globali. Se il continente europeo venisse annientato e la sua popolazione sterminata completamente, le emissioni globali si ridurrebbero del 10 %. Quello che tecnicamente si potrebbe definire il minimo risultato con il massimo sforzo e possibile. Cosa possono pretendere di più i mandriani dal loro bestiame? Le masse oramai credono a qualsiasi cosa provenga dall’autorità, qualsiasi.
La situazione ormai é talmente aberrante e irrazionale, che ogni discorso razionale diventa inutile e superfluo.
In una società normale andrebbe ricordato che le emissioni di CO2 di origine antropica costituiscono meno del 10% della CO2 del pianeta, che à sua volta costituisce lo 0,04 % dei gas dell’atmosfera e che il principale gas serra é il vapore acqueo, che é responsabile del 75-95% del cosiddetto effetto serra.
Ma appunto sono discorsi inutili, finché esiste una fede, un dogma attorno a questo tema.